Prima esperienza di SCULPTING

Per essere la prima volta che uso il modo “Sculpting” di Blender, mi ritengo abbastanza soddisfatto. Certo, ci sarà bisogno di apprendere moltissime cose (per fare il teschio ho utilizzato fondamentalmente tre brush con le loro impostazioni di base!) comunque devo ammettere che oltre che essere divertente, è più facile di quanto immaginassi.

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Esperimenti con Blender

Intanto che decido cosa fare (in merito all’elaborazione in computergrafica) del disegno delle bimbe, ho pensato di cimentarmi con lo Sculpting in Blender che ho sempre considerato una faccenda per SUPERESPERTI!

Ispirandomi a qualche video su youtube ho deciso di provare a fare un teschio. Ho scaricato dal web alcune immagini di riferimento e ho iniziato. Da qualche parte ho letto che è preferibile iniziare con una forma di base grossolana, ma mi diverto così tanto a modellare che mi sono lasciato prendere la mano: ieri partendo dal solito cubo ho imbastito il cranio, e anche oggi pomeriggio ci ho lavorato un po’, dopodichè ho modellato la mascella.

Domani conto di fare i denti, e poi comincerò a pasticciare con lo sculpting.

Blender e ancora Blender…

Questi sono gli ultimi lavori con Blender:

Poco tempo fa mi sono divertito a riprodurre (il più fedelmente possibile) un contenitore di CD e oggi ho terminato la modellazione del mio tastierino numerico al quale ho assegnato le più utilizzate scorciatoie di Krita. Con questo keypad (che tra l’altro è anche una calcolatrice dotata delle più importanti funzioni) e la tavoletta grafica, mentre disegno non faccio quasi più uso della tastiera se non per poche e saltuarie operazioni.

Userò ancora il pennello?

Perchè questo titolo?… Mi sto rendendo conto che più il tempo passa e più mi vedo seduto davanti al computer a “giocare” con programmi di disegno o di modellazione! Come ho già avuto modo di scrivere in post precedenti, da un po’ di mesi ho iniziato a studiare (per modo di dire) Blender e mi accorgo che mi “acchiappa” molto!

Blender è un’applicazione estremamente completa e altrettanto complessa ed io penso di usare solo una piccolissima parte delle sue innumerevoli funzioni: per il momento mi limito a tentare di riprodurre qualche semplice oggetto che ho ogni giorno sotto gli occhi.

E per chi sta al PC diverse ore al giorno, qual’è l’oggetto che ha continuamente in mano? Il mouse naturalmente, e proprio con tale arnese mi sono cimentato. Ho scoperto quanto sia complessa la geometria di un aggeggio del genere, una cosa che non sospettavo fino a che non ho voluto riprodurlo.

Anche nel ritratto (adesso parlo di disegno/pittura) mi è capitato spesso di affermare che di una persona non conosci l’aspetto più profondo fino a che non le fai un ritratto.

 

Mostra a Grado

Un Quadro, Una Foto, Una Canzone

Questo è il titolo della mostra che, come oramai consuetudine, l’Associazione Culturale QuadranteArte e il Circolo Culturale Fotografico Il Grandangolo in collaborazione propongono quest’anno.

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La mostra, allestita nell’Auditorium S. Rocco, nel Campo omonimo in Grado (GO), sarà visitabile nei giorni dal 4 al 17 giugno con i seguenti orari: dalle 17.00 alle 21.00 nei giorni feriali e dalle 9.00 alle 21 sabato, domenica e festivi.

Il tema di quest’anno sono le canzoni italiane: ogni canzone è stata scelta da una coppia di artisti (un pittore e un fotografo) che ha dato lo spunto per una elaborazione, all’insaputa del maestro a lui accoppiato. Questa formula, già sperimentata negli anni passati si è rivelata vincente; le opere prodotte con questo stimolo sono originali e mai banali.

Qui sopra, a sinistra, c’è la locandina/invito al vernissage che si terrà sabato 4 giugno alle 18, a destra c’è l’elenco delle coppie di artisti abbinate ad ogni canzone e sotto la presentazione del presidente Pier Paolo Mazzon.

Il brano scelto da me è “La topolino amaranto” di Paolo Conte. Siccome ultimamente (come ho già scritto in un post precedente) mi sto divertendo moltissimo con il software Blender , un potentissimo programma per la modellazione 3D, per il rendering e l’animazione, ho pensato di creare il modello virtuale della topolino (avevo già fatto il modello della Fiat 500) e quindi ho creato un’ambientazione che possa richiamare la canzone.

Ho allora realizzato la composizione raffigurata in “La Topolino amaranto – Omaggio a Paolo Conte”.
Tutti senza dubbio si saranno resi conto che non si tratta di pittura: l’unico elemento realizzato con la matita è il ritratto di Paolo Conte; tutti gli altri oggetti sono stati creati in modellazione 3D con il software Blender su Linux. Anche il disegno del ritratto di Conte è stato digitalizzato con lo scaner e applicato sul blocco da disegno virtuale.

Non ero molto convinto della mia opera e ho realizzato anche “Omaggio a Paolo Conte – Making”. Ero molto indeciso su quale presentare a Grado, ma provvidenzialmente
nessun fotografo ha scelto la canzone sulla quale mi sono cimentato io, pertanto, d’accordo col presidente Pier Paolo abbiamo deciso di esporre anche il secondo lavoro al posto della foto mancante.

Un paio di indicazioni sulla realizzazione: il testo dela canzone è ambientato nell’immediato dopoguerra, (da qui il numero 1946 sulla targa). La frase:


è appena finito il temporale
e sei case su dieci sono andate giù

si riferisce alla guerra appena terminata e alle distruzioni da questa causate che ho tentato di rappresentare con le case diroccate sullo sfondo e le pietre sul ciglio della strada. La canzone poi continua così:


meglio che tu apri la capotte
e con i tuoi occhioni guardi in su
beviti sto cielo azzurro e alto
che sembra di smalto

e il cielo sereno si vede riflesso sul parafango dell’auto.
La composizione è stata (irrealmente) arricchita con la copertina del’album che contiene il brano e da una scritta che cita il secondo paragrafo. Nel secondo lavoro (Omaggio a Paolo Conte – Making) ho voluto rappresentare l’idea che mi ha portato alla realizzazione: quindi oltre alle immagini e ai disegni che mi sono serviti per costruire la topolino sul tavolo sono posizionati computer, tastiera, mouse e monitor (sul cui schermo si vede la scena del primo quadro), il blocco da disegno e una matita, oltre ad un modellino dell’auto.

Riprendo l’aggiornamento del sito!!!

Sono ormai tanti mesi che non provvedo ad aggiornare questo sito, e con questo post vorrei spiegarne il motivo. L’ultimo aggiornamento risale all’annuncio della mostra “Paesaggi” tenutasi alla 4° Circoscrizione a Udine il mese di giugno 2015.

Da quella data ho partecipato a diverse mostre organizzate dall’Associazione Culturale QuadranteArte (visita QuadranteArte su FaceBook) e nei post che seguiranno ne darò notizia. Il motivo che mi ha distratto dall’aggiornamento di queste pagine è che la mia testa ed il mio tempo libero sono stati “completamente assorbiti” dallo studio di un potentissimo e altrettanto complesso programma di modellazione, rendering e animazione 3D: Blender.

La mia esperienza (anche lavorativa) al computer mi ha permesso di conoscere svariate applicazione di CAD, modellazione e animazione nell’ambito dell’edilizia e della meccanica. Sono sempre stato attirato da questo tipo di elaborazione e da queste esperienze derivano i miei lavori di pittura in computergrafica. Da tempo guardavo a Blender, un programma gratuito (free software) ma non mi aspettavo tale completezza e potenza da un’applicazione open source!

I miei primi esperimenti (banali!) hanno dato vita alle immagini che potrete vedere nella sezione dedicata a Blender nelle mie gallerie.

L’ultimo lavoro che mi ha impegnato per qualche settimana, è la modellazione dell’automobile Fiat 500. Il modello non è ancora finito, ma qui di seguito potrete già vedere alcune immagin. Mi riprometto di completare il modello (ad esempio mancano gli specchietti retrovisori, anche se anche in molte delle immagini che ho scaricato dal WEB non sono presenti) e di realizzare delle immagini “ambientate” con l’auto ad esempio parcheggiata davanti a casa mia! Ma per fare questo devo studiare ancora!!!